Analisi aggiornata di KEYNOTE-024: Pembrolizumab versus chemioterapia a base di Platino per tumore del polmone non-a-piccole cellule avanzato con PD-L1 secondo il punteggio TPS del 50% o superiore


Nello studio randomizzato, in aperto, di fase III KEYNOTE-024, Pembrolizumab ( Keytruda ) ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla chemioterapia a base di Platino nei pazienti con tumore polmonare non-a-piccole piccole non-trattato ( NSCLC ) precedentemente non-trattato con espressione di PD-L1 con TPS ( Tumor Proportion Score ) del 50% o superiore e senza aberrazioni EGFR / ALK.

E' stata riportata una analisi aggiornata della sopravvivenza globale e della tollerabilità, comprese le analisi aggiustate per il potenziale fattore di confondimento introdotto dal crossover dalla chemioterapia a Pembrolizumab.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane ( fino a 2 anni ) o alla chemioterapia a base di Platino scelta del ricercatore ( da 4 a 6 cicli ).
I pazienti assegnati alla chemioterapia sono potuti passare a Pembrolizumab dopo aver soddisfatto i criteri di ammissibilità.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione; la sopravvivenza globale era un importante endpoint secondario chiave.

Sono stati assegnati in modo casuale 305 pazienti ( Pembrolizumab, n=154, chemioterapia, n=151 ).

Al cut-off dei dati ( 2017, follow-up mediano, 25.2 mesi ), 73 pazienti nel braccio Pembrolizumab e 96 nel braccio chemioterapia erano deceduti.

La sopravvivenza mediana globale è stata di 30.0 mesi con Pembrolizumab e di 14.2 mesi con la chemioterapia ( hazard ratio, HR=0.63 ).

82 pazienti assegnati alla chemioterapia sono passati ad assumere Pembrolizumab.

Quando si è aggiustato per il crossover utilizzando un metodo a due stadi, l’hazard ratio per la sopravvivenza globale per Pembrolizumab rispetto alla chemioterapia è stato di 0.49; i risultati usando il tempo di fallimento strutturale e la probabilità inversa di ponderazione della censura sono stati simili.

Gli eventi avversi di grado da 3 a 5 correlati al trattamento sono stati meno frequenti con Pembrolizumab rispetto alla chemioterapia ( 31.2% vs 53.3%, rispettivamente ).

Con un follow-up prolungato, la monoterapia con Pembrolizumab di prima linea continua a dimostrare un beneficio di sopravvivenza libera rispetto alla chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule, avanzato, non-trattato, senza aberrazioni EGFR / ALK, nonostante il crossover dal braccio di controllo a Pembrolizumab come terapia successiva. ( Xagena2019 )

Reck M et al, J Clin Oncol 2019 37: 537-546

Onco2019 Pneumo2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli



I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...


Attualmente non esiste una terapia standard per migliorare l'anoressia correlata al tumore, che ostacola la sopravvivenza. La Mirtazapina ( Remeron...


Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...


Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...


Selpercatinib ( Retsevmo ), un inibitore della chinasi RET di prima classe, altamente selettivo, potente e CNS-attivo, è attualmente approvato...


Questo primo studio sull’uomo di incremento ed espansione della dose ha valutato la sicurezza, la tollerabilità e l’attività antitumorale di...


Tra i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ), resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...


L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...